Andria: Mons. Il motto episcopale di Giovanni Massaro: "Perdere la vita per amore di Cristo" Foto e video

2021-12-06 23:21:54 By : Mr. curry zhang

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Il motto episcopale di mons. Giovanni Massaro: "Perdere la vita per amore di Cristo". Le parole scelte per il motto episcopale si riferiscono al Vangelo di Marco (Mc 8,34-35) dove l'evangelista narra che Gesù "convocò la folla insieme ai suoi discepoli" descrive le condizioni necessarie per inseguirlo: "se qualcuno vuole per venire dietro a me, rinnega se stesso". vuole salvare la sua vita, la perderà; ma chi perderà la sua vita per me e per il Vangelo, la salverà”. La vita si realizza donandola e si sviluppa versandola. Chi invece la tiene stretta soffoca Gesù con la sua esistenza ci ha mostrato che la vera vita si trova nel dono di sé. Chi vuole tenerla vicino a sé solo perde la possibilità di una vita autentica che renda felice. Nelle parole scelte per il motto episcopale troviamo così sintetizzato il programma della vita e di Cristo e di ciascuno dei suoi discepoli. Commento araldico Secondo la tradizione araldica della Chiesa Cattolica, lo stemma di un Vescovo è tradizionalmente composto da: il suo ambiente di vita o altre particolarità; - una croce astile, in oro, posta verticalmente dietro lo scudo; - un cappello da prelato verde con cordini con dodici fiocchi pendenti; - un cartiglio inferiore recante il motto episcopale. In questo caso è stato adottato uno scudo “bucranico”, usato frequentemente nell'araldica ecclesiastica, mentre la croce astile d'oro è “trifogliata” con cinque gemme rosse a simboleggiare le cinque piaghe di Cristo. La "testa", parte privilegiata dello scudo araldico, è in rosso, il colore del sangue che Gesù Cristo versò per la nostra redenzione e che inzuppò la corona di spine posta sul suo capo. Una di queste spine è custodita, dal 1308, nella Chiesa Madre di Andria, diocesi di origine del Vescovo Massaro. Il rosso, colore della carità, è anche un riferimento al sangue di Santa Sabina, Vergine e Martire, Patrona del Chiesa di Avezzano cura pastorale del nuovo Vescovo. Sul capo spicca un sole d'oro, "caricato" delle lettere IHS, Jesus Hominum Salvator, Gesù Salvatore dell'umanità, per il quale, secondo quanto affermato nel motto episcopale, il discepolo deve essere pronto a perdere la vita . La stella è un simbolo della Vergine Maria invocata come "stella del mattino" nelle litanie loretane e venerata con il titolo di Madonna di Pietraquaria nella diocesi dei Marsi e di Madonna dei Miracoli in quella di Andria. Alla materna protezione della Madre celeste, il nuovo Vescovo affida il suo nuovo ministero. Lo "sfondo" su cui è posta la stella è in blu, colore che simboleggia l'incorruttibilità del cielo. Infine, ecco due prodotti della terra e del lavoro dell'uomo: le spighe e il ramoscello d'ulivo. Le spighe di grano richiamano l'Eucaristia, memoriale della morte e risurrezione di Cristo nonché dono della vita, condizione primaria richiesta a ogni seguace di Gesù. L'olivo è un chiaro riferimento alla terra di Puglia, terra di origine di Mons. Massaro, ricco di queste piante durature all'estremo e generose dell'olio che ne è il frutto. L'ulivo simboleggia notoriamente la pace mai così invocata in questi ultimi tempi anche da Papa Francesco affinché il mondo abbandoni i sentieri delle guerre, delle discordie che dividono e originano il male. Sull'argento risaltano i due simboli delle spighe e del ramoscello d'ulivo, colore che identifica la trasparenza nonché i principi di verità e di giustizia, qualità su cui poggia lo zelo pastorale del Vescovo.

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