Cai Livinallongo, il sogno è una sede tutta nuova con un grande magazzino - Corriere delle Alpi Belluno

2022-09-10 13:41:35 By : Ms. Yatianjing .

Nel 50º della Fondazione il presidente Cappelletto ha lanciato l’appello. Il sindaco Grones si è sbilanciato: «Presto un locale al centro di Arabba»

Celebrata al Taulac di Pieve la festa per il 50° di fondazione della sezione Cai di Livinallongo. Il sindaco Grones promette: «A breve un locale ed un magazzino per la nuova sede». Consegnate le onorificenze per i soci da 50 e da 25 anni. La ricorrenza si è tenuta in occasione dell’assemblea annuale della sezione, nel corso della quale si è parlato anche dell’attività svolta nel corso del 2022.

Nella sua relazione il presidente Giuseppe Cappelletto ha ricordato il grande impegno dei volontari in questi tre anni post Vaia per fare sopralluoghi e riaprire i sentieri interrotti dagli alberi caduti. Uno sforzo enorme che è costato 120 giorni di sopralluoghi e 92 di manutenzioni nel 2019, 40 nel 2020, 89 nel 2021 con 4 nuovi tracciati attrezzati. «E quest’anno siamo già a 35 giornate, con tutti i sentieri segnalati a nuovo. Resta solo da completare la tabellazione. Tra le altre attività c’è da ricordare l’accordo con la sezione di Cortina per la competenza nella zona del Sass de Stria e con quella di Agordo per quanto riguarda il comune di Colle. Insieme a queste vorremmo anche proporre altre iniziative, come ad esempio un programma di gite, attività nelle scuole ed incontri culturali. Ma tutto questo è impossibile senza una sede adeguata».

Finora la sezione ha potuto disporre solo di un locale, da ristrutturare, nell’ex hotel Dolomiti a Pieve. «Abbiamo bisogno di una sede dove riporre i documenti, fare le riunioni e metterci a disposizione come punto informativo per i turisti nel periodo estivo. I soci stanno aumentando e con loro le aspettative». Appello che ha trovato subito risposta nelle parole del sindaco Grones. «A breve concederemo un locale ed un magazzino nel centro servizi di Arabba».

La festa e la storia

La seconda parte dell’assemblea, dedicata alla festa per l’importante anniversario, è stata aperta da Raffaele Irsara e Giampaolo Fasolo che hanno tracciato una breve storia dell’alpinismo a Fodom e dell’associazione. Una storia nata alla fine del 1800, quando a Fodom veniva istituita una sezione autonoma dell’ Imperiale regio club alpino austro–tedesco. Presto arriverà la guerra e bisognerà attendere il 1930 perché si costituisca una sezione del Cai che però durerà solo fino al 1936. Nel 1971 un gruppo di appassionati locali (tra cui Bruno Trebo, Gilberto Salvatore, Pier Giovanni Fain, Tito e Ovidio De Biasio, Dario Crepaz, Ivo Devich e Ugo De Battista) decide di rimettere in piedi la sezione e, a seguito di una richiesta con più di 100 sottoscrizioni, la sede centrale da il via libera. L’entusiasmo e l’instancabile lavoro dell’indimenticato Gilberto Salvatore porteranno la sezione a realizzare in pochi anni le ferrate “Delle trincee” e “Pizzetta”, il Sentiero geologico di Arabba ed il Bivacco Bontadini. Intervento quest’ultimo che è stato ricordato dall’intervento di Dionisio Bertoncello, all’epoca sottotenente del 7° alpini di Feltre, al comando del gruppo di alpini che tra il 1980 ed il 1981, in soli 9 giorni di lavoro, realizzò il ricovero. Nel 2012, dopo una lunga malattia, scompare a 74 anni Gilberto Salvatore, per lunghi anni presidente. La presidenza passa a Diego Grones, che nel frattempo fonda anche la sezione fodoma dell’Alpneverein sotto il “cappello” della Lia da Mont Fodom Col. Nel 2018 la sezione viene commissariata per la nota vicenda legata ai Glacions da Reba e viene retta da Giuseppe Cappelletto.

Dopo gli interventi dei rappresentanti delle sezioni del Cai della Val Badia, della Val di Fassa e dell’Agordino, la cerimonia è proseguita con la premiazione dei soci più fedeli. Con 50 anni sono stati premiati Raffaele Irsara, Giuseppe Beretta e Lukas Fritz. Con 25 Dimitri de Gol e Giuseppe Furlan. Riconoscimenti anche per i soci che quest’anno hanno all’attivo dai 25 ai 49 anni di attività».

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