Dal COTIE al Comando Trasmissioni dell’Esercito

2022-09-24 14:11:47 By : Ms. Annie Jiang

al Comando Trasmissioni dell’Esercito

dell’Arma delle Trasmissioni dell’Esercito Italiano

attraverso un profilo di studio ordinamentale

Ufficiale (in cong.) del Corpo dei Granatieri

Cultore di Ordinamento dell’Esercito Italiano e delle Politiche di Difesa e Sicurezza

Sommario: 1. Premessa. – 2. Il Comando Trasmissioni e Informazioni dell’Esercito. – 3. Il Comando Trasmissioni dell’Esercito. – 4. Conclusioni.

L’avanzamento della ricerca tecnologica generatrice di sistemi e apparati di comunicazione terrestri e spaziali sempre più innovativi e capacitivi, lo sviluppo della guerra elettronica, l’evoluzione di internet, le soluzioni telematiche, la Security and Cyber Defence, le Cyber Operations, hanno portato, nel tempo, a una ridefinizione delle procedure operative imponendo anche una necessaria riorganizzazione nei Reparti e nelle Unità delle Trasmissioni, nonché trasformazioni configurative degli enti di vertice dell’Arma stessa dove attualmente, il punto di struttura apicale è rappresentato dal Comando Trasmissioni dell’Esercito.

Tengo a premettere, da subito, che la presente trattazione ha una esposizione impiantata prettamente su una rispondenza ordinamentale, pur se contestualmente integra anche elementi di carattere dottrinale.

Connubio e motivo questo, valido per fornire ed evidenziare meglio interessanti lineamenti e aspetti ordinativi, portandoli documentalmente in una conoscenza più dettagliata e precisa, prediligendo quell’intento di fondo nel fare chiarezza su di essi, poiché, a volte, negli stessi ambienti istituzionali, presentati e condivisi in alcuni affronti di periodi temporali e passaggi organici in maniera incompleta o poco comprensibili; innescando, involontariamente, in qualche caso, disguidi filologici nell’esaminare la straordinaria evoluzione e continuità dei valori militari e delle tradizioni storiche della prestigiosa Arma delle Trasmissioni che si è sempre saputa predisporre, rinnovare e proiettare con efficienza ed efficacia, nel migliore livello di adeguatezza a garanzia delle diverse forme di operatività per la difesa nazionale e per contribuire a dare un determinante sostegno alla sicurezza internazionale.

Essendo che questo argomento, nel suo excursus, risulta assai articolato, al fine di offrire la necessaria completezza e, nel momento stesso, rendere limpidi i cambiamenti ordinamentali, evitando di far persistere nel lettore eventuali segni di confusione, ho provveduto a trattare in forma distinta le evoluzioni dei due Comandi cardini di riferimento, convogliando le argomentazioni su due paragrafi separati, anche se in stretta relazione fra di essi, sequenziando in funzione di una temporalità di esistenza in vita il Comando Trasmissioni e Informazioni dell’Esercito nel paragrafo 2. (riconducendolo o meglio portandolo a riallacciarsi necessariamente in termini di origini e vicende organiche al Centro Difesa Elettronica con tutta la successiva manifestazione evolutiva avutasi) e, invece, nel paragrafo 3. focalizzare la trattazione esclusivamente sul Comando Trasmissioni dell’Esercito aggiornandola fino agli assetti più recenti.

Preciso anche, che tutto il presente studio tematico ho preferito redigerlo scegliendo di utilizzare, per quanto possibile, una stesura narrante sintonizzata su un “presente storico” al fine di mantenere vivo e saldo il mai tramontato e prezioso retaggio delle Trasmissioni, nate nel 1860 come Specialità del Genio, nel 1953 diventano Specialità autonoma e nel 1997 assumono la fisionomia di Arma dell’Esercito Italiano, dimostrando sin dalle origini l’alta specializzazione e l’indispensabile funzione di supporto non soltanto per l’impiego nel proprio ambito naturale ovvero in quello militare ma, per particolari esigenze, anche in campo civile.

2. IL COMANDO TRASMISSIONI E INFORMAZIONI DELL’ESERCITO

Per parlare del Comando Trasmissioni dell’Esercito dobbiamo seguire un metodo di osservazione e di analisi, necessariamente incentrato su una precisa diacronicità storica, dove incontriamo una potente fotoelettrica che con il suo fascio di luce indirizzato su un particolare e eccezionale percorso ci conduce ad un ente militare “anticipatore”.

Questa introduzione, a primo impatto atipica e singolare, in realtà ci consente di illuminare a giorno la sua genesi, permettendoci di esplorare le vicende organiche e i legami relazionali con altri precedenti organismi militari che contribuiscono a formare l’essenza e la consistenza del predetto tracciato, facendo emergere che il Comando Trasmissioni dell’Esercito è successore al Comando Trasmissioni e Informazioni dell’Esercito però, quest’ultimo, a sua volta, riallaccia le origini al Centro Difesa Elettronica (CDE).

Emblema del Centro Difesa Elettronica

L’ente militare “anticipatore”, preannunciato in apertura di paragrafo, quindi, è proprio il CDE costituito ad Anzio (Roma) il 1° dicembre 1963 quale struttura risultante per dare concreta risposta ordinamentale ad un’esigenza dichiarata dallo Stato Maggiore dell’Esercito da dopo la metà degli anni ’50 del secolo scorso, ovvero configurare un Ente unico in cui poter far confluire le varie attività di “ricerca”, di “studio”, di “sperimentazione”, di “addestramento/formazione”, nonché “quelle manutentive e di riparazione” (di 3° grado) di alcuni materiali, che fino a quel momento risultavano frammentate e decentrate tra i vari Reparti e Centri Tecnici di allora, principalmente appartenenti o riconducibili alle Trasmissioni (1).

Il Centro Difesa Elettronica (CDE), costitutivamente, nasce sulla base della Compagnia Speciale Trasmissioni I-RG del Battaglione Collegamenti Marconisti posto al servizio dello Stato Maggiore dell’Esercito che a decorrere dal 1° dicembre 1957 diventa X Battaglione Trasmissioni.

Questa Compagnia I-RG, considerata l’Unità precursoria più remota del CDE, si forma il 15 aprile 1955 e, per cessione del X Trasmissioni, confluisce nell’XI Battaglione Trasmissioni costituito il 1° marzo 1957 a Roma nella Caserma “G. Perotti” della Cecchignola (dove, nel periodo, è già presente la Scuola delle Trasmissioni).

L’XI Battaglione Trasmissioni il 1° aprile 1959 viene soppresso e il suo personale partecipa, in pari data e nella stessa Caserma, a dar vita al IX Battaglione Trasmissioni.

Il IX Trasmissioni il 1° ottobre 1961 si trasferisce ad Anzio, dal 1° dicembre 1963 passa alle dipendenze del CDE e il 1° settembre 1970, a seguito di un riordino del suo assetto, prende il nome di IX Battaglione Guerra Elettronica; infatti, il cambio di denominazione in Battaglione Guerra Elettronica avviene, per esattezza, con la disgiunzione della sua “aliquota” a spiccata vocazione SIGINT (Signal Intelligence) che separandosi va a costituire uno specifico Nucleo (SIGINT) di seguito meglio particolareggiato, stabilendo così la distinzione funzionale ed ordinativa tra i due settori “guerra elettronica” e “ricerca elettronica”.

Il CDE posto inizialmente alle dipendenze del III° Reparto dello Stato Maggiore dell’Esercito dal 1° febbraio 1965 transita, per migliore attinenza funzionale, a quelle dell’Ispettorato delle Trasmissioni (ISPET o ISPETRASMISSIONI) (2).

Il Centro Difesa Elettronica, il cui motto è “HOSTES PER AETHERA ERUO”, acquartierato dal momento della sua costituzione presso la Caserma “Santa Barbara” (di Anzio), ha in organico Ufficiali, Sottufficiali e Militari di Truppa prevalentemente appartenenti all’Arma di Artiglieria e alle Trasmissioni (in tale periodo Specialità), questo “binomio” gli fa assumere una fisionomia che potremmo definirla anche se non propriamente “pluriarma” comunque esprimente una “duplicità specialistica”, permettendogli di ampliare in modo esponenziale le proprie competenze.

Palazzina Comando della Caserma “Santa Barbara” di Anzio sede prima del CDE, CIDE, CIDEE, C4IEW e poi del COTIE, attualmente vi mantiene la sede il Comando della Brigata Informazioni Tattiche (BIT, già Brigata RISTA-EW) e il 13° Reggimento HUMINT (già 13° Battaglione “Aquileia”)

L’acquisizione di nuove attribuzioni portano il Centro ad una trasformazione della sua struttura organizzativa per l’apertura alla costituzione e all’inserimento interno anche di nuove Unità e ripartizioni funzionali, presentandosi con un assetto di comando operativo integrato “bifunzionale” per le branche “Trasmissioni” e “Informazioni/Guerra elettronica”.

Intanto, al IX Battaglione Guerra Elettronica si affianca, in forma autonoma, anche la prima Unità speciale per le misure elettroniche sopra accennata, denominata Nucleo SIGINT (NSI) che si forma ad Anzio, presso il CDE, il 1° settembre 1970 per enucleazione del Plotone I-RG(HF) della 1a Compagnia Speciale dello stesso IX Battaglione.

L’NSI composto da personale del CDE e del SIOS impegnato nel particolare ambito “informativo” entra effettivamente a far parte dell’architettura organica del CDE rappresentandone a pieno titolo la preziosa “componente informazioni” che, per il suo potenziamento e consolidamento nell’assetto, il 1° settembre 1972 gli consente di trasformarsi in Reparto SIGINT.

In tale quadro, da dopo la metà degli anni ’70 dello scorso secolo e precisamente in data 1° settembre 1976 si ha la prima grande e sostanziale evoluzione ordinamentale, coinvolgente anche il CDE, determinando per le due predette Unità questi importanti cambiamenti:

– il IX Battaglione Guerra Elettronica, rimanendo sempre alle dipendenze del CDE, rinforza l’organico, cambia la forma di scrittura della cifra del numero ordinativo (da romano a arabo, come avviene per tutte le altre Unità dell’Esercito) e diventa 9° Battaglione Guerra Elettronica (anche se in verità, esso, per “caratteristica operativa” o forse per segno di distinzione, continua ad utilizzare il numerico “IX” per circa un altro anno) articolandosi su: Comando di Battaglione; Plotone Comando e Servizi (che successivamente diventa Compagnia); Compagnia Comunicazioni; Compagnia non Comunicazioni;

– il Reparto SIGINT viene elevato a livello di Battaglione e dà origine all’8° Battaglione Trasmissioni costituendosi nella fisionomia di Ricerca Elettronica (RICEL o Ric.El.) che, pur continuando a dipendere dal CDE sotto l’aspetto disciplinare e logistico, passa sotto il controllo operativo del II Reparto – SIOS (Servizio Informazioni Operative e Situazioni) dello Stato Maggiore dell’Esercito (SME).

In data 20 settembre 1976 il 9° Battaglione Guerra Elettronica e l’8° Battaglione Trasmissioni Ricerca Elettronica assumono, rispettivamente, le denominazioni di 9° Battaglione Guerra Elettronica (GUELT/Gu.Elt. o GE) “Rombo” e 8° Battaglione Trasmissioni Ricerca Elettronica (RICEL/Ric.El.) “Tonale”, mantenendo entrambi sempre la sede ad Anzio.

Il 27 marzo 1977 si registra un altro significativo evento che valorizza e definisce maggiormente i predetti mutamenti ordinativi, infatti, a seguito del Decreto di concessione (del Presidente della Repubblica) 12 novembre 1976 n. 846, sono consegnate al CDE la Bandiera d’Istituto e ai Battaglioni 8° “Tonale” e 9° “Rombo” le Bandiere di Guerra.

Mi sono soffermato volutamente sull’8° “Tonale” e il 9° “Rombo”, poiché credo è molto interessante e importante far notare che questi due Reparti sono stati gli iniziatori che hanno dato, in buona parte, tradizioni e anima per l’avvio a tutta la successiva evoluzione ordinamentale degli Enti/Comandi sovraordinati, succedutisi fino ai tempi attuali, del comparto “informazioni/intelligence, Trasmissioni/Comunicazioni e Guerra Elettronica” dell’Esercito Italiano.

Proseguendo il nostro viaggio analitico-conoscitivo, riferisco che nell’anno 1979 lo Stato Maggiore dell’Esercito al fine di rendere maggiormente funzionale la struttura degli ambiti “informativi” (SIO e SIGINT), “guerra elettronica” e “sorveglianza del campo di battaglia” avvia un ulteriore ed approfondito studio di revisione organizzativa che nei primi mesi del 1980 porta a un riassetto rideterminando dottrinalmente anche le competenze, tenendo conto soprattutto delle profonde rivoluzioni tecnologiche ed evoluzioni operative.

In data 1° marzo 1980, il CDE, per dare migliore espressione delle sue funzioni nei diversi campi di impiego “guerra elettronica” e “ricerca elettronica”, mediante una più adeguata denominazione, prende il nome di Centro Informazioni e Difesa Elettronica (CIDE) e transita alle dipendenze del II Reparto – SIOS dello SME.

Stemma araldico del Centro Informazioni e Difesa Elettronica

Da sottolineare che l’Istituto, sin dall’anno della sua costituzione o, se in maggior chiarezza, meglio preferibile, come CDE prima e CIDE poi, rappresenta per i settori delle “Informazioni” e della “guerra elettronica”:

– solido fulcro per le attività di ricerca scientifico-militare e promotore di scambi di consulenze tecniche con industrie del settore Difesa per le fasi di progettazione, sperimentazione e produzione di sistemi e apparati;

– centro di eccellenza per le funzioni di addestramento/formazione, specializzazione/qualificazione e aggiornamento, per i predetti settori, del personale dell’Esercito (sia d’Arma sia del servizio di Stato Maggiore) assegnato nell’ambito dei Comandi e dei Reparti della Forza Armata;

– fucina dottrinale per la redazione delle normative e delle procedure di attinenza alle branche di riferimento.

In maggiore approfondimento documentale si riferisce che il prestigio acquisito dal CIDE si manifesta anche a livello internazionale e gli innumerevoli riconoscimenti di apprezzamento trovano dimostrazione testimoniale nei seguenti impegni partecipativi:

– luogo prescelto per lo svolgimento del “Land Symposium” in particolare della 3a Edizione dell’aprile 1977 e della 4a Edizione del settembre 1984 (i due incontri catalizzatori sono palestra di studio e di dibattito fra specialisti per l’aggiornamento e lo scambio di visioni sulle problematiche di impiego e utilizzo dei materiali in dotazione allo specifico settore);

– organizzare e svolgere, con cadenza annuale, Corsi formativi avanzati di guerra elettronica;

– aderire con propri Ufficiali relatori a varie riunioni in ambito NATO e FINABEL vertenti sulla materia dei mezzi terrestri di guerra elettronica;

– sostenere fattivamente (già dal 1982) la decisione per la costituzione, nella propria area infrastrutturale di Anzio, del NATO MEWSG Multiservice Electronic Warfare Support Group (3)/Gruppo Interforze Mobile di Supporto di Guerra Elettronica della NATO.

In questo contesto significativo e di spessore, intanto, è da aggiungere anche che l’8° Battaglione Ric.El. “Tonale” dal 2 gennaio 1987 potenzia di molto il suo organico, permettendogli di aumentare le sue Compagnie da due a quattro.

Poi, sempre nello stesso anno 1987 al CIDE, con Decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1987, viene concesso un proprio stemma araldico a marcare ulteriormente la sua già rilevante e fondamentale presenza istitutiva, come motto mantiene lo stesso del CDE.

Giungendo al 1990 il CIDE cede le attribuzioni in materia di “sorveglianza del campo di battaglia” concentrando l’espletamento dei suoi compiti sulle altre due specifiche attività riguardanti la “branca informativa” e la “guerra elettronica”.

In risposta alle mutate esigenze operative il CIDE, alla metà degli anni ’90 del 1900, è interessato da una nuova ristrutturazione e il 18 agosto 1995 assume la denominazione di Comando per le Informazioni e Difesa Elettronica dell’Esercito (CIDEE, rispetto al precedente di CIDE mantiene identico motto e quasi lo stesso acronimo ad eccezione del raddoppio della E in finale) e, in tale riconfigurazione ordinativa, inquadra il 33° Battaglione Guerra Elettronica “Falzarego” ed il 41° Gruppo Specialisti di Artiglieria “Cordenons”.

Successivi provvedimenti di riordinamento decisi dallo Stato Maggiore dell’Esercito, riguardanti in generale tutta la Forza Armata e, in particolare, i suoi settori Comunicazioni, Intelligence e Guerra Elettronica vanno a determinare:

– il 31 dicembre 1997 la soppressione del Comando per le Informazioni e Difesa Elettronica e il 1° gennaio 1998 la costituzione del Dipartimento per le Informazioni e la Guerra Elettronica (DIGE o DIPAINFOGE) che acquisisce alle dipendenze il Centro IEW (quest’ultimo, erede delle tradizioni del CIDE, espleta le funzioni di unico ente addestrativo per il settore “IEW”);

– il 1° gennaio 1998 lo scioglimento del 9° Battaglione Gu.Elt. “Rombo” e le sue aliquote organiche, in parte vanno a rafforzare i reparti di Guerra Elettronica e Trasmissioni altre, invece, confluiscono nell’allora Reparto Informazioni e Sicurezza (RIS, Unità di intelligence a valenza interforze costituita ed incardinata alle dipendenze dello Stato Maggiore della Difesa).

Il 19 maggio 1998 anche DIPAINFOGE è soppresso ed il successivo 20 maggio è costituito il Comando C4IEW (Comando Controllo Comunicazioni Computer Informazioni Electronic Warfare) che – posto alle dipendenze del Comando dei Supporti (COMSUP) delle Forze Operative Terrestri (FOTER) – ha il compito di consentire la gestione unitaria delle Trasmissioni sia a “livello infrastrutturale-territoriale” sia a “livello strategico”, lasciando la responsabilità della componente “tattica” alle dipendenze dei Comandi Intermedi (COINT).

L’ordinamento del Comando C4IEW presenta la seguente composizione:

– Stato Maggiore (con i relativi Uffici Tecnici e di Branca articolati in Sezioni);

– Raggruppamento RISTA-EW (costituito nel 1998, derivante dall’acronimo della capacità “ISTAR-EW” esprimente i settori operazionali Intelligence Surveillance Target Acquisition Reconaissance – Electronic Warfare / Intelligence Sorveglianza Acquisizione di Obiettivi Ricognizione – Guerra Elettronica) su Comandante (esercitante anche le funzioni di Vice Comandante C3IEW) e Ufficio “Coordinamento”, con alle dipendenze i Reparti: 11° Reggimento Trasmissioni di Civitavecchia (Roma); 33° Reggimento Guerra Elettronica di Treviso; 41° Gruppo SOARO di Casarsa della Delizia (PN); Gruppo Squadroni SOATCC (4) di Padova;

– Raggruppamento C4 di Infrastruttura (costituito nel 1998 riunente tutti i Reparti Rete TLC territoriali) su Comandante (esercitante anche le funzioni di Vice Comandante Responsabile della Rete) e Ufficio “Reti, Frequenze e Procedure” con alle dipendenze i Reparti: 3° Reggimento Trasmissioni di Roma; 32° Reggimento Trasmissioni di Padova; 45° Reggimento Trasmissioni di Nocera Inferiore – CE (già a S. Giorgio a Cremano – NA); 46° Reggimento Trasmissioni di Palermo; 47° Reggimento Trasmissioni di Cagliari;

– Centro IEW (con funzioni di ricerca, studio e formazione).

Intanto, per le Unità reggimentali Trasmissioni appartenenti alla c.d. “area tattica” inserite nei COINT al fine di riunire anch’esse in un’organizzazione sovrastrutturata nasce il Raggruppamento C4 di Proiezione (di livello Brigata Trasmissioni).

Nel 2000 il Comando C4IEW si distacca dal COMSUPFOTER e transita direttamente alle dipendenze del Comandante del Comando delle Forze Operative Terrestri (COMFOTER).

Ingresso della Caserma “Santa Barbara” di Anzio

Nell’anno 2004 in ambito dell’Arma delle Trasmissioni si concretizza una radicale riorganizzazione ordinativa che va ad interessare direttamente i preesistenti tre “Raggruppamenti” (a livello di Brigata, come predetto costituiti nel 1998 a seguito della precedente ristrutturazione) in cui sono incardinati i Reparti TLC e GE/EW.

Li ricordo nuovamente, trattasi del Raggruppamento C4 di Infrastruttura (comprendente i Reggimenti Trasmissioni 3°, 32° e 46°), del Raggruppamento C4 di Proiezione (comprendente i Reggimenti Trasmissioni 2°, 7° e 11°) e del Raggruppamento RISTA-EW che dalla data del 1° giugno 2004 si trasformano, rispettivamente, in Brigata Trasmissioni di Supporto Nazionale (BTSN), Brigata Trasmissioni di Supporto alla Manovra (BTSM) e Brigata RISTA-EW, queste tre Brigate concorrono a ridefinire naturalmente l’evoluzione ordinamentale del Comando C4IEW.

Dal 1° settembre 2004 il Comando C4IEW si ridenomina in Comando Trasmissioni e Informazioni dell’Esercito (COTIE o CoTIE) dove, al fine di consentire una gestione in una forma omogenea delle comunicazioni della Forza Armata, sono inquadrati tutti i Reparti dell’Arma delle Trasmissioni – ad accezione delle allora Unità Trasmissioni del Comando di Corpo d’Armata di Reazione Rapida (5), Compagnie Trasmissioni dei Reparti Comando e Supporti Tattici (RCST o RECOSUTAT, già RECOTRASM) di Brigata, di Supporto diretto dei COINT – e della “Specialità delle Informazioni” esprimente la capacità RISTA-EW.

Il COTIE, in tale periodo, ha la seguente struttura:

– Brigata Trasmissioni di Supporto Nazionale (BTSN) (6) ordinata dal 2004 su: 3° Reggimento Trasmissioni di Roma (con tre Battaglioni Trasmissioni “Lanciano”, “Abetone” e “Gennargentu”); 32° Reggimento Trasmissioni di Padova (con due Battaglioni Trasmissioni “Valles” e “Frejus”); 46° Reggimento Trasmissioni di Palermo (con due Battaglioni Trasmissioni “Mongibello” e “Vulture”);

– Brigata Trasmissioni di Supporto alla Manovra (BTSM) (7) ordinata dal 2004 su: 2° Reggimento Trasmissioni Alpino di Bolzano (con due Battaglioni Trasmissioni “Gardena” e “Pordoi”); 7° Reggimento Trasmissioni di Sacile (PN) (con due Battaglioni Trasmissioni “Rolle” e “Predil”); 11° Reggimento Trasmissioni di Civitavecchia (Roma) (con due Battaglioni Trasmissioni “Leonessa”, “Tonale” e CE.S.CO.SI.C. Centro Supervisione Configurazione Sistemi Satellitari di Comunicazione); 232° Reggimento Trasmissioni di Avellino (con il Battaglione Trasmissioni “Legnano”);

– Brigata RISTA-EW (8) su: 33° Reggimento EW di Treviso (9) (con il Battaglione “Falzarego”); 41° Reggimento “Cordenons” (10) di Sora (FR); 13° Battaglione AO “Aquileia” (11) di Anzio; Centro Formazione Informazioni Tattiche (CeFIT) (12) di Anzio; Reparto Analisi Integrata Terrestre (REPAIT); Reparto Supporto Operativo alla Guerra Elettronica (RESOGE);

– Reparto Sviluppo ed Integrazione Sistemi C4 (RESISC4) (13);

– Reparto Tecnico Elettronico (RTE o RETE) (14);

i Comandi delle Brigate Trasmissioni “SN” e “SM” e i Reparti “Comando”, “SISC4” e “Tecnico Elettronico” hanno tutti sede ad Anzio (Roma).

Il 21 settembre 2007 la Brigata Trasmissioni di Supporto Nazionale (BTSN) e la Brigata Trasmissioni di Supporto alla Manovra (BTSM) si fondono e danno origine ad un’unica Brigata Trasmissioni che adotta il motto “CELERITER UBIQUE SPATIA CONIUNGO”.

Scudetto metallico della Brigata Trasmissioni e fregio in canutiglia (per berretto rigido) dell’Arma delle Trasmissioni ricamato a mano, a punta d’ago, con filo oro e argento

Nell’anno 2008 il COTIE si articola in: Stato Maggiore; Brigata Trasmissioni con il Comando Brigata ad Anzio (su tre Reggimenti Trasmissioni di Supporto Nazionale 3°, 32°, 46° e quattro Reggimenti Trasmissioni di Supporto alla Manovra 2°, 7°, 11°, 232° che hanno il compito di assicurare l’esercizio del “Comando e controllo” delle Forze impiegate all’estero, in operazioni o in esercitazioni multinazionali); Brigata RISTA-EW con il Comando Brigata ad Anzio (su 33° Reggimento EW, 41° Reggimento SORAO, 13° Battaglione AO “Aquileia”, CeFIT, REPAIT e RESOGE); Reparto Sviluppo ed Integrazione Sistemi C4 (RESISC4); Reparto Tecnico Elettronico (RTE o RETE); Reparto Comando.

Nell’anno 2013 il COTIE assume il seguente ordinamento (che mantiene invariato fino al 2016): Stato Maggiore; Brigata Trasmissioni (con i tre Reggimenti Trasmissioni di Supporto Nazionale 3°, 32°, 46° e i quattro Reggimenti Trasmissioni di Supporto alla Manovra 2°, 7°, 11°, 232°); Brigata RISTA-EW (con il 33° Reggimento EW; 41° Reggimento SORAO; 13° Battaglione AO “Aquileia”; CeFIT, REPAIT e RESOGE); Scuola delle Trasmissioni e Informatica dell’Esercito; Reparto Sviluppo ed Integrazione Sistemi C4; Reparto Tecnico Elettronico; Reparto Comando.

Durante questo nostro interessante viaggio conoscitivo, denso di vicende e mutamenti ordinamentali, incontriamo, in un doveroso rispetto, anche un rimarchevole e convergente appuntamento nazionale, trattasi del 1° Raduno dei militari (di ogni grado) appartenenti al “settore IEW” in servizio e in congedo, organizzato da ASSOINFORMAZIONI ad Anzio il 17 aprile 2015.

Il 31 dicembre 2016 il Comando Trasmissioni e Informazioni dell’Esercito e la Brigata Trasmissioni sono sciolti e nel 2017 concorrono alla costituzione del Comando Trasmissioni dell’Esercito in trattazione al successivo e dedicato Paragrafo 3.; invece, per quanto concerne la Brigata RISTA-EW (16) diventa autonoma e viene posta alle dirette dipendenze del Comando delle Forze Operative Terrestri di Supporto (COMFOTER SUP o COMFOTER SUPPT) (17).

3. IL COMANDO TRASMISSIONI DELL’ESERCITO

Dopo quanto riferito nel Paragrafo 1. lo Stato Maggiore dell’Esercito ha ritenuto dare attenta ristrutturazione al settore specialistico C4I “Comando, Controllo, Comunicazioni, Computer (Informatizzazione) e Informazioni” della Forza Armata affrontando, già a partire dal biennio 2015-2016, degli studi finalizzati a questo ambito “organizzativo-funzionale e operativo”.

La struttura ordinamentale risultante si è concretizzata effettivamente il 1° gennaio 2017 quando a Roma, nel comprensorio militare della Cecchignola, presso la Caserma “Gen. M.O.V.M. Giuseppe Perrotti” (18) sulla base della riconfigurazione della Brigata Trasmissioni e la soppressione del preesistente Comando Trasmissioni e Informazioni dell’Esercito (COTIE) viene costituito il Comando Trasmissioni dell’Esercito (COTRASM o CoT, anche se sarebbe più corretto CoTE o COTE) (19).

Rappresentazione grafica del passaggio dal Comando Trasmissioni e Informazioni dell’Esercito al Comando Trasmissioni dell’Esercito

Il Comando Trasmissioni dell’Esercito, posto alle dipendenze del Comando delle Forze Operative Terrestri di Supporto (COMFOTER SUP), ha le seguenti competenze e attribuzioni:

– detiene la gestione del funzionamento, dell’ammodernamento e del mantenimento del “sistema C4” infrastrutturale dell’Esercito Italiano, nonché garantisce l’integrazione a livello interforze;

– è deputato alla formazione nel settore telecomunicazioni e informazioni per tutto il personale della Forza Armata che esercita attraverso la Scuola delle Trasmissioni e Informatica dell’Esercito quale unico Polo e Centro di Addestramento e Certificazione ICT (Information and Communication Technologies/TIC Tecnologie dell’informazione e della comunicazione);

– è responsabile di dirigere e allestire i sistemi campali per fornire il supporto alle Grandi Unità e alle aliquote di forze impiegate nelle attività operative sia in Patria sia all’estero (nazionali e multinazionali);

– fornisce in operazioni e/o esercitazioni un Comando/Staff specialistico da assegnare alle dipendenze di un Comando sovraordinato, inquadrando le proprie unità previste o parte di esse, ovvero altre unità omogenee (trasmissioni) chiamate in rinforzo;

– pianifica, conduce e realizza, attraverso il dipendente Reparto di Sicurezza Cibernetica (RSC), operazioni nel dominio cibernetico dell’Esercito nei Teatri Operativi e, qualora si dovesse ritenere necessario, sul territorio nazionale, assicurando protezione e resilienza, contribuendo ad esprimere la capacità CD c.d. di “Cyber Defence” della Forza Armata.

Caserma “Gen. M.O.V.M. Giuseppe Perotti” – Città Militare della Cecchignola – Roma sede del Comando Trasmissioni dell’Esercito

Il Comando Trasmissioni dell’Esercito dispone della seguente struttura:

a) per l’“indirizzo di comando, tecnico-dottrinale, personale, logistica, amministrazione e addestrativo”:

– Segreteria del Comandante; Stato Maggiore (su: Ufficio Personale e Sicurezza; Ufficio Operazioni, Piani e Approntamento; Ufficio Addestramento e Normativa; Ufficio Logistico; Sezione Pianificazione, Programmazione e Bilancio); Direzione di Intendenza; Ufficio del Vice Comandante; Ufficio Gestione e Sviluppo Sistemi C4; Sezione Produzione Audiovisiva; Ufficio del Servizio Prevenzione e Protezione (USPP);

– Reparto Sicurezza Cibernetica (RSC) (20) con sede a Roma;

– Scuola delle Trasmissioni e Informatica dell’Esercito (SCUTI o SCUTIE) con sede a Roma, articolata in: Segreteria del Comandante, Ufficio Corsi (su: Sezione Coordinamento Didattico; 1a Sezione Didattica; 2a Sezione Didattica); Sezione Maggiorità e Personale; Sezione Coordinamento Logistico; Battaglione Allievi (su: 1a Compagnia Allievi; 2a Compagnia Allievi); Compagnia Trasmissioni di Supporto.

b) per l’“indirizzo operativo” inquadra i seguenti Reparti dell’Arma delle Trasmissioni, dislocati su tutto il territorio nazionale (comprese le isole Sicilia e Sardegna):

– n. 4 Reggimenti Trasmissioni di Supporto alla Manovra, sono il 2°, 7°, 11° e 232° Reggimento Trasmissioni (ai quali spetta il compito di assicurare le comunicazioni nelle Operazioni sia nazionali sia “fuori area”);

– n. 3 Reggimenti Trasmissioni di Supporto Nazionale, sono il 3°, 32° e 46° Reggimento Trasmissioni (ai quali è affidato il compito di garantire i collegamenti tra tutte le Unità dell’Esercito nelle loro sedi stanziali abituali).

Il Comando Trasmissioni dell’Esercito, in definitiva rispetto al preesistente COTIE, è l’ente di vertice che – nascente dalla separazione della componente “Informazioni” (della quale è diventata unica responsabile la Brigata RISTA-EW) – assume e concentra le sue competenze esclusivamente sulla componente “telematica e comunicazioni”, nonché è il massimo organismo esercitante funzioni di garante e di autorità ispettiva, a tutti i livelli, per l’intera Arma delle Trasmissioni.

Terminando la percorrenza di questo lungo tracciato ordinamentale, si è potuto riscontrare che le vicissitudini del Comando Trasmissioni dell’Esercito (e contestualmente dell’Arma delle Trasmissioni) hanno un trascorso storico, per molteplici aspetti, tessute intensamente e unitamente a quelle del comparto “Ricerca e Guerra elettronica” che, nel tempo, quest’ultimo, integrandosi con le funzioni capacitive “acquisizione obiettivi, sorveglianza e intelligence” diventa “RISTA-IEW” per rigenerarsi successivamente (nel 2018) nella Specialità “INFOTAT Informazioni Tattiche”.

La stretta relazione, fra i due predetti e specifici settori, persiste fino alla fine del 2016, quando l’effettiva attuazione dei dedicati provvedimenti di ristrutturazione emessi dallo Stato Maggiore dell’Esercito a decorrere dal 1° gennaio 2017 determinano quella più naturale e netta distinzione organizzativa e operativa fra le componenti “INFOTAT” (mediante la BIT) e “Trasmissioni” (mediante il Comando Trasmissioni dell’Esercito), anche se, in ogni caso, c’è da puntualizzare che all’insegna della loro alta specializzazione e indispensabilità, esse mantengono sempre stretti legami cooperativi nei più diversificati impegni e impieghi, in Italia e all’estero.

(1) Le Trasmissioni dell’Esercito Italiano nascono precisamente come Specialità Collegamenti dell’Arma del Genio con quattro specializzazioni: telegrafisti, telefonisti, fototelegrafisti, radiotelegrafisti.

(2) L’Ispettorato delle Trasmissioni a metà degli anni’90 del 1900 confluisce come Polo Trasmissioni nell’Ispettorato delle Armi (ISPEARMI) dell’Esercito.

Approfondimenti. – ISPEARMI, durante il periodo in cui è in vita, rappresenta l’organo centrale di “indirizzo, coordinamento e controllo” dei settori di competenza delle diverse Scuole d’Arma allora esistenti ed è incaricato di provvedere all’elaborazione della dottrina d’impiego per tutte le Armi (fra cui quella delle Trasmissioni) e le Specialità, nonché svolge funzioni di consulenza nei confronti del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito per le problematiche che riguardavano la qualificazione/specializzazione del personale, quest’ultima funzione è assunta dal 2013 dal COMFORDOT Comando per la Formazione Specializzazione e Dottrina dell’Esercito costituito il 1° gennaio dello stesso anno.

(3) La nascita del MEWSG avviene nel mese di ottobre 1983 e consente di inserire l’attività di guerra elettronica, a fini addestrativi, nel contesto delle esercitazioni NATO che trovano svolgimento negli ambienti operativi fra i più differenziati.

(4) Reparto creato in ambito Aviazione dell’Esercito (AVES) – già alle dipendenze prima dell’Ispettorato AVES (ISPEAVES) e poi del Comando AVES, essendo che svolgeva attività di controllo nella c.d. “terza dimensione” per quanto riguardava sia l’AVES sia l’Artiglieria Controaerei – confluisce nel 1998 nel Comando C4IEW.

Più in particolare, il Gruppo Squadroni SOATCC riallaccia le origini al 55° Gruppo Squadroni EM (Elicotteri Multiruolo) “Dragone” costituito il 1° gennaio 1976 a Casarsa della Delizia (PN) sull’Aeroporto militare “Francesco Baracca” inquadrato nel 5° Raggruppamento ALE “Rigel”.

In data 1° giugno 1992 il 55° “Dragone” si trasferisce da Casarsa a Padova, rischierandosi sull’Aeroporto “Gino Allegri” e, nello stesso momento, passa alle dipendenze del Comando Regione Militare Nord Est (RMNE) sempre di stanza a Padova.

Il 1° settembre 1996 si riconfigura in 551° Squadrone AVES “Dragone” ed è assorbito tra i Reparti di volo del 7° Reggimento EA (Elicotteri d’Attacco) “Vega” (attualmente a Rimini, ma all’epoca basato a Casarsa).

Il 1° luglio 1998 da 551° Squadrone si trasforma in Gruppo SOATCC (per la funzione di “SOttosistema di Avvistamento Tattico Controaerei Controllo AVES”) e transita alle dirette dipendenze di ISPEAVES poi Comando AVES (nell’ambito del COMSUPFOTER), infine nel 2006 presso la base aeroportuale di Padova è sciolto.

Approfondimento. – Il SOATCC è un sottosistema che unitamente agli altri due sottosistemi SORAO (SORveglianza e Acquisizione Obiettivi) e SOTRIN (SOttosistema di TRasmissioni INtegrate) rientrano nell’architettura C3I del sistema CAmpale di TRasmissioni e INformazioni “CATRIN” dell’epoca.

L’evoluzione tecnologica, ha permesso di aggiornare l’architettura “C3I” riconfigurandola in “C4I”, all’insegna di un programma interforze multinazionale più ampio, in ambito NATO, in cui rientra anche la c.d. “Forza NEC (Network Enabled Capability)” per la creazione di uno strumento militare innovativo attraverso la digitalizzazione condivisa delle informazioni, degli equipaggiamenti e delle diverse piattaforme, sia operative sia logistiche.

(5) In acronimo NRDC-IT NATO Rapid Deployable Corps–Italy/Comando multinazionale italiano ad “alta prontezza operativa” di livello “Corpo d’Armata” della NATO, è costituito nel 2001 a Solbiate Olona (VA) per riconfigurazione del preesistente Comando delle Forze di Proiezione (COMFOP) di Milano che, a sua volta, nasce il 1° ottobre 1997 dal soppresso Comando del 3° Corpo d’Armata di Milano.

(6) Il compito della Brigata Trasmissioni di Supporto Nazionale (BTSN), nel periodo precedente al suo scioglimento, è quello di dirigere e mantenere in esercizio funzionale il Sistema C4 della Forza Armata, la rete E.I.NET e provvedere a implementare le varie componenti del processo di informazione della Forza Armata.

In questo quadro di responsabilità la BTSN, ha sviluppato tutte le capacità tecnico-operative del settore C4 dell’Esercito, assicurando e ha mantenendo aggiornato tutta la Rete E.I.NET, i servizi di posta elettronica, web e internet, la sicurezza delle informazioni (INFOSEC), i lavori C4, la pianificazione e la gestione tecnico-operativa delle frequenze e delle procedure C4; espressione di efficienza è stata manifestata attraverso: il Sistema E.I. VIDEOCOM (finalizzato al servizio di videoconferenza di utilizzo da parte di tutti i Comandanti dei Comandi, Reparti e Unità della Forza Armata); il Sistema E-message utilizzato per la trattazione della messagistica automatizzata); il Sistema Antivirus Centralizzato (SAC) di Forza Armata; il Sistema EINET Secure; i Servizi di EAU Esercito Assistenza Utenza (riguardanti precisamente la gestione degli elenchi online LDAP e il Servizio 995).

La struttura della BTSN, oltre ai tre Reggimenti Trasmissioni (3°, 32° e 46°) disponeva di un Comando su: Segreteria del Comandante; Ufficio Coordinamento; Ufficio INFOSEC; Ufficio Impianti; Ufficio Operazioni di Supporto Nazionale (OSN).

(7) Il compito della Brigata Trasmissioni di Supporto alla Manovra (BTSM), nel periodo precedente al suo scioglimento, è quello di organizzare e gestire il Sistema C4 di Proiezione ed approntare le Task Force C4 a sostegno di Grandi Unità e complessi di forze (come Contingenti) impiegati in operazioni e/o esercitazioni nazionali e internazionali; nonché ha fornito il proprio contributo diretto agli organi di vertice della Forza Armata per le attività di studio e sperimentazione nel “settore C4”.

La struttura della BTSM, oltre ai quattro Reggimenti Trasmissioni (2°, 7°, 11° e 232°) disponeva di un Comando su: Segreteria del Comandante; Ufficio Coordinamento; Ufficio INFOSEC; Ufficio Sistemi e Procedure; Ufficio Operazioni di Supporto Manovra (OSM).

(8) La Brigata RISTA-EW si costituisce ad Anzio il 1° giugno 2004 sulla base del Raggruppamento RISTA-EW (costituito nel 2001) per cercare di dare unitarietà di comando e di organizzazione alle capacità RISTA-EW per soddisfare la Forza Armata nelle esigenze specialistiche di “Informazioni militari” per il livello strategico e per le necessità del livello tattico-operativo.

(9) Il 33° Reggimento EW in data 28 maggio 1998 transita alle dipendenze del Comando C4IEW.

Invece, quando il 33° EW ancora non assumeva il livello reggimentale ovvero costituito con la fisionomia di 33° Battaglione Gu.Elt. “Falzarego”, dal 1° marzo 1972 era alle dipendenze “operative” del Comando FTASE Forze Terrestri Alleate del Sud Europa di Verona e per quelle “logistico-disciplinari” del 5° Corpo d’Armata di Vittorio Veneto (TV).

(10) Reparto con fisionomia SORAO SORveglianza e Acquisizione Obiettivi creato per riconfigurazione del preesistente 41° Reggimento Artiglieria Terrestre “Cordenons”, già 41° Gruppo SORAO (nel 1999) e prima ancora, nel 1976, 41° Gruppo Specialisti Artiglieria “Cordenons” (derivante, a sua volta, dalla trasformazione del V Gruppo Artiglieria Specialisti di Corpo d’Armata).

(11) Questa Unità costituita il 28 giugno 2005 ad Anzio eredita le tradizioni del 13° Gruppo Acquisizione Obiettivi (GRACO) “Aquileia” (già inquadrato nella IIIa Brigata Missili “Aquileia” costituita nel 1959 e soppressa nel 1991).

(12) Il CeFIT è istituito il 14 aprile 2005 sulla base della riorganizzazione del preesistente Centro RISTA-EW.

(13) Il suo compito, durante il periodo di esistenza in vita, si sostanzia nel settore di ricerca e sviluppo dei sistemi di comando, controllo, comunicazioni e computer.

(14) Durante il periodo di costituzione assolve alle attività di studio e sperimentazione di soluzioni attinenti all’impiego dei mezzi tecnici.

(15) Deputato allo svolgimento dei vari servizi dell’infrastruttura militare di Anzio.

(16) La Brigata RISTA-EW assume il 5 novembre 2018 la denominazione di Brigata Informazioni Tattiche (BIT) restando sempre inquadrata in forma autonoma nel Comando delle Forze Operative Terrestri di Supporto.

La BIT è in grado di fornire ai Contingenti militari impiegati all’estero Task Force INFOTAT (già RISTA-EW) per garantire il necessario flusso informativo sulla zona operativa alle azioni decisionali in termini di situational awareness/shared awareness (conoscenza e consapevolezza della situazione).

L’ordinamento attuale della Brigata Informazioni Tattiche è costituito da:

– Comando Brigata su: Segreteria del Comandante; Ufficio del Vice Comandante; Ufficio Amministrazione; Sezione Librerie EW; Sezione Librerie EW (anti RCIED); Stato Maggiore (su: Ufficio Personale; Ufficio Logistico; Ufficio OAI; Ufficio C4); Sezione PPB; Reparto Supporto; Centro RISTA-EW.

– Unità definite ISR (Intelligence Surveillance Reconaissance/Intelligence Sorveglianza Riconoscimento), sono: 33° Reggimento EW di Treviso (con il Battaglione “Falzarego”); 41° Reggimento IMINT (già SORAO) di Sora (FR); 13° Reggimento HUMINT (per elevazione il 5 novembre 2018 a livello reggimentale del 13° Battaglione AO “Aquileia”) di Anzio; 28° Reggimento Comunicazioni Operative “Pavia” di Pesaro (riconfigurato in questa fisionomia il 14 febbraio 2004 sulla base del preesistente 28° Reggimento Fanteria “Pavia”); Multinational CIMIC Group (MNCG -CIMIC Civil Military Cooperation); Centro Formazione Informazioni Tattiche (CeFIT); Reparto Analisi Integrata Terrestre (RAIT); Reparto Supporto Operativo alla Guerra Elettronica (RESOGE).

Le c.d. “Informazioni Tattiche”, vengono svolte dalle predette Unità (o da Task Force espresse da esse) e riguardano tutte le attività di ricerca informativa comprendenti: HUMINT (HUMan INTelligence) per l’acquisizione e la raccolta informativa da fonte umana; IMINT (IMagery INTelligence) per l’acquisizione e la raccolta informativa attraverso immagini di interesse acquisite tramite sensori fotografici, ottici, radar, opto-elettronici, infrarossi o termici trasportati da piattaforme terrestri, nonché su assetti di ricerca e scoperta UAS Unmanned Air System (velivoli da ricognizione non pilotati); EW Electronic Warfare per l’acquisizione e la raccolta informativa attraverso lo sfruttamento dello spettro elettromagnetico con sistemi di radiolocalizzazione, intercettazione e disturbo e per le azioni di contrasto da parte di elementi ostili.

Approfondimenti. – Il 28° Reggimento “Pavia” è strutturato su: Comando Reggimento, Ufficio Maggiorità e personale, Ufficio Logistico, Ufficio OAIS, Servizio Amministrativo, Ufficio C4, Reparto alla Sede, 1° Battaglione Comunicazioni Operative su: Compagnia Stampa e Internet, Compagnia TV/Radio, Compagnia Disseminazione, Compagnia Comando, Centro Pianificazione Sviluppo Comunicazioni Operative.

Il 28° “Pavia” prima di confluire nella Brigata Informazioni Tattiche è stato inserito nel COMFOSE Comando Forze per Operazioni Speciali dell’Esercito.

– 41° Reggimento IMINT “Cordenons” impiega velivoli di osservazione e sorveglianza teleguidati (c.d. “droni”) e apparecchiature radar ed elettroniche di rilevamento.

– 13° Reggimento HUMINT è un’Unità specialistica dell’Esercito Italiano con organico “pluariarma” in grado di operare nelle missioni “fuori area” in piccoli Nuclei.

– il Multinational CIMIC Group (MNCG) è un reparto interforze a livello di reggimento, a guida italiana, costituito il 1° gennaio 2002 con sede a Motta di Livenza (TV) è articolato su un Comando Multinazionale (Multinational Headquarters), una Compagnia Comando e Supporto Logistico (HQ Coy), un Comando Nazionale e un Battaglione CIMIC su quattro Compagnie con funzioni CIMIC (Civil-Military Cooperation) consistenti in realizzazione di progetti di infrastrutture di base, di sviluppo socio-economico e formazione. Inizialmente è posto alle dipendenze della Brigata Genio e solo successivamente transita a quelle della Brigata RISTA-EW.

(17) Denominazione assunta dal 2015 in sostituzione della precedente Comando dei Supporti delle Forze Operative Terrestri (COMSUPFOTER).

(18) Questa infrastruttura militare, già sede della Scuola delle Trasmissioni e Informatica dell’Esercito (SCUTI o SCUTIE) e del 3° Reggimento Trasmissioni, è intitolata al Generale di Brigata Giuseppe Perotti (16 giugno 1895 – 5 aprile 1944), Medaglia d’Oro al Valor Militare, Ufficiale appartenente all’Arma del Genio Specialità Genio Ferrovieri, Ispettore delle Unità ferroviarie mobilitate dell’Esercito e Ingegnere militare.

(19) Il Comandante del Comando delle Trasmissioni oltre a svolgere funzioni di “generale ispettore per l’Arma delle Trasmissioni” è consulente specialistico per il “settore Trasmissioni” del Comandante del COMFOTER di Supporto, nonché del Capo di Sato Maggiore dell’Esercito per la componente “telematica e comunicazioni” e occupa un ruolo rilevante anche in ambito dello Stato Maggiore della Difesa, per la promozione dell’integrazione “a livello interforze” sul comparto delle “telecomunicazioni militari” e in ambito COVI Comando Operativo di Vertice Interforze presso il COR Comando per le Operazioni in Rete (già denominato Comando C4 Difesa e CIOC Comando Interforze per le Operazioni Cibernetiche).

(20) Il Reparto Sicurezza Cibernetica (RSC) – con sede in Roma, comandato da un Ufficiale superiore dell’Arma delle Trasmissioni e inquadrato nel Comando Trasmissioni dell’Esercito – rappresenta la tecno-struttura specializzata per le tecnologie informatiche e le conoscenze cyber security sia a livello di forza armata sia a livello interforze e multinazionale.

Lo studio di fattibilità per la concezione del Reparto, trova origine e discussione mediante un apposito Gruppo di Lavoro formato nell’ambito dell’Arma delle Trasmissioni nel corso del 2018, quasi un anno dopo la nascita del sopra predetto Comando che – partendo da un riassetto primario di specifiche aliquote operative e di competenze già esistenti presso la SCUTIE e implementate da altri moduli organizzativi ereditati dal preesistente COTIE – ha definito e concretizzato nell’aprile 2019 la costituzione a Roma del RSC.

Progetto di elaborazione grafica per le immagini di copertina e di testo ideato e realizzato dall’autore Tenente dei Granatieri (in cong.) Angelo TIBERI

Le didascalie, inserite a corredo, sotto le immagini di testo sono state scritte sempre dall’autore Tenente dei Granatieri (in cong.) Angelo TIBERI

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