Guida Espresso, 18 i "5 cappelli": domina la Lombardia - Italia a Tavola

2022-06-25 01:17:15 By : Ms. Joferina Huang

L a Lombardia "domina" l'edizione 44 della Guida I Ristoranti e I Vini d’Italia 2022 delle Guide de l'Espresso e il Gusto. Quest'anno si contano ben 18 ristoranti premiati con cinque "cappelli", 5 più dello scorso anno e la Lombardia se ne è aggiudicati ben 5. Fra questi spicca Carlo Cracco, con il locale che prende il suo nome situato in Galleria, a Milano. Premi speciali alla miglior cucina creativa (Marco Ambrosino del 28 posti di Milano), alla novità dell’anno (ristorante dalla Gioconda di Davide Di Fabio), il miglior servizio di sala dell’anno (Osteria francescana di Modena), la miglior pasta dell’anno (ristorante imbuto di Lucca di Cristiano Tomei), il miglior ristorante etnico (Gong oriental attitudine di Milano).

Per la selezione dei vini si è puntato su 100 bianchi,  100 rossi,  100 spumanti,i 30 rosati,  30 dolci segnalando in particolare una fascia di vini di qualità sotto i 15 euro. Fra questi c'è anche la "nostra" speciale classifica dei vini.

Le Guide de l’Espresso e Il Gusto hanno presentato la Guida I Ristoranti e I Vini d’Italia 2022 in una cornice speciale. Il Teatro del Maggio Fiorentino ha ospitato l’evento preceduto dai saluti di benvenuto di Federico Gianassi, assessore al Commercio e alle attività produttive Città di Firenze, Andrea Pessina, Sovrintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio Firenze e Alexander Pereira, Sovrintendente e Direttore Artistico del Teatro.

Introduce la Guida Luca Ferrua, direttore de Il Gusto, Gruppo Editoriale Gedi con un Enzo Vizzari direttore de Le Guide de l’Espresso molto commosso per l’omaggio floreale a sorpresa di Eleonora Cozzella e l’applauso a scena aperta reclamato per lui dal rinomato cuoco Massimo Bottura. Rotto il ghiaccio ed esplicitati da Alessandro Rossi, espressione della nuova proprietà, i programmi ambiziosi per il prossimo futuro (su tutti lo sdoppiamento molto gradito della Guida dei Ristoranti da quella dei Vini,) l’attesa era tutta per l’assegnazione dei premi.

Sono i locali che hanno fatto la storia della cucina italiana degli ultimi decenni, tanto da essere considerati nuovi classici.

Berton Milano Caino Montemerano (GR) Casa Perbellini Verona Casa Vissani Baschi (TR) Colline Ciociare Acuto (FR) Da Vittorio Brusaporto (BG) Dal Pescatore - Santini Canneto Sull'oglio (MN) Don Alfonso 1890 Sant'agata Sui Due Golfi (NA) Enoteca Pinchiorri Firenze Hotel Rome Cavalieri - La Pergola Roma La Peca Lonigo (VI) La Trota Dal '63 Rivodutri (RI) Lorenzo Forte Dei Marmi (LU) Miramonti L'altro Concesio (BS)

Pranzo dell’Anno -  assegnato da Bertani a La Tana Gourmet di Asiago (VI)

Cantina dell’Anno – assegnato da Lamole di Lamole a Hotel Villa Letitia Enoteca La Torre di Roma

Maitre dell’Anno – assegnato da Castello di Albola a Mariella Organi  - Madonnina del Pescatore di Senigallia (AN)

Sommelier dell’Anno – assegnato da Ferrari a Fabrizio Sartorato  - Da Vittorio di Brusaporto  (BG)

Cuoca dell’Anno – assegnato da Bellavista a Fabrizia Meroi  - Laite di Sappada (UD)

Servizio di Sala dell’Anno – assegnato da Iintrecci alla Osteria Francescana di Modena

Giovane dell’Anno – assegnato da Frantoio Sant’Agata di Noveglia a Giuseppe Molaro Contaminazioni  Somma Vesuviana

Performance dell’Anno  - assegnato da Kettmeir a Hile di San Giovanni in Fiore (CS) e Andreina di Loreto (AN)

Innovazione in Cucina – assegnato da Masottina  a 28 Posti a Milano di Milano

Pasta dell’Anno –assegnato da Felicetti a L’Imbuto di Lucca

Riso dell’Anno – assegnato da Riso Buono  a Zia di Roma

Pasticceria dell’Anno – assegnato da Domori a Kevin Fejzullai di Harry’s  Piccolo di Trieste

Cucina Etnica dell’Anno (premio introdotto quest’Anno) – assegnato a Gong di Milano

Caffè dell’Anno – assegnato da Lavazza a Tivoli di Cortina

Novità dell’Anno (premio introdotto quest’anno)  - assegnato a Dalla Gioconda di Gabicce Monte (PU)

Alla Carriera - assegnato da In Cibum a Lionello Cera di Antica Osteria di Campagna Lupia (VE)

Giovane Pizzaiolo dell’Anno – assegnato da Petra-Molino Quaglia a Luca Doro di Doro Gourmet di Macerata Campania

Nella guida sono stati selezionati  fra i migliori 100 vini Rossi, 100  Bianchi, 100 Spumanti , 100 sotto i 15 euro, 30 Rosati e 30  dolci. A farlo è stato il curatore de I Vini d’Italia Andrea Grignaffni e la squadra composta da Antonio di Spirito, Aldo Fiordelli, Federica Gatto, Elio Ghisalberti, Erika Mantovan, Leila Salimbeni e Davide Scapin Giordani.

Per l'occasione ho voluto dare la mia personale classifica dei cosiddetti "top five",  con la riproduzione integrale dei testi scritti mirabilmente dai vari collaboratori sopra citati, cui aggiungo semplicemente un breve  commento e un punteggio in centesimi.

BAROLO MONVIGLIERO  - BURLOTTO  2017 – Superlativo per il suo piglio fruttato, la presa tannica soffice. La densità felpata rappresenta in maniera magistrale la scelta dell’impiego del grappolo intero da parte di Fabio che,  di fatto, resta il faro per questa MGA di Verduno, sempre più gettonata e richiesta. L’accenno di vibrazione iniziale lascia poso a un manto elegantissimo. Aggiungo un crescendo spaventoso nel finale. 99

BARBARESCO CRICHET PAJE’ -  I PAGLIERI – ROAGNA  2013 – Si conferma la levatura di questa grande etichetta che cristallizza l’energia del climat all’interno del Pajè, preservando la purezza e la concentrazione del frutto, abile come pochi altri esemplari a incarnare eleganza, complessità e personalità. Una grande materia, rivelata già dal naso, per questo Barbaresco stimolante e sempre in lungo. Aggiungo solenne. 98

BAROLO CEREQUIO – VIETTI 2018 – Ottimo debutto per questa nuova etichetta Vietti, che di fatto si pone ai vertici per l’ottima interpretazione. La persistenza della componente fruttata affianca, con la dispensione della struttura, aromi concentrati che richiamano la polvere di cacao, confettura e, ancora, percezioni più balsamiche tra mentolo e liquirizia. Eleganza e pienezza. Aggiungo  anche  una gran  fibra divampante. 97

BAROLO RAVERA  -  COGNO ELVIO  2018 – Profondo, profondissimo. Sempre più fresco, è come miracolosa la sua verticalità che si  snoda nella sua pienezza della materia. E come nel mare, ci si imbatterà in un’antica formazione rocciosa. Solo lì capiremo come la rosa canina, la confettura e le spezie siano in grado di bilanciarsi e unirsi a un imponente struttura. Aggiungo carnoso e stratificato nella lunga scia finale 96

BAROLO GATTERA - VEGLIO MAURO 2018  - Una grandissima espressione che si fa amare per la sua austerità, la sua persistenza, la sua calma apparente prima di presentare tutta la sua materia, la sua forza e la sua golosità del frutto che resta vivo e palesa giovinezza. Una maglia più succosa e tannica si impossessa del palato per non lasciarti più.  Aggiungo la dote di ampiezza e personalità che lo rende particolarmente caratteriale. 95

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