Il progetto è stato realizzato da OBC Transeuropa e Sheldon.studio per EDJNet, la rete di testate indipendenti e di unità di data journalism  (tra cui Info Data Il Sole 24 Ore) , Si chiama Mapping Diversity e come suggerisce il nome misura il divario di genere partendo dei nomi delle strade. Delle 24.625 vie presenti  nei 21 capoluoghi di regioni e province autonome italiane, solo 1.629 (il 6,6%) sono intitolate a donne. Il 41% delle strade intitolate a donne (672 su 1.629) sono pure dedicate a delle sante.

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Per essere più precisi. Sono dedicate a donne il 6,7% delle strade intitolate a persone a Roma, il 4,9% a Milano e il 7,0% a Napoli. Tra le città analizzate, Bolzano è quella con la percentuale maggiore (13%) di strade intitolate a donne. Di contro ad Aosta, su 73 strade intitolate a persone, solo due sono dedicate a figure femminili (3%).  Le cinque persone a cui sono dedicate più strade nelle città considerate sono la Madonna, Cesare Battisti, Giacomo Matteotti, Guglielmo Marconi e Nazario Sauro.  Solo quattro donne sono celebrate con una strada in almeno metà delle città considerate: la Madonna, Santa Lucia, Sant’Anna e Santa Margherita. Le donne laiche a cui sono dedicate più vie o piazze sono Grazia Deledda, Margherita di Savoia, Ada Negri, Eleonora Duse e Matilde Serao.. 

Guardando alle professioni, le donne sono più presenti della media tra gli attori/attrici, gli scienziati/e e gli scrittori/scrittrici, mentre sono quasi del tutto assenti tra i giuristi/e, gli economisti/e, i pittori/pittrici e i politici/politiche.

Come hanno fatto? I dati di Mapping Diversity sono stati raccolti attingendo a fonti aperte e costruite attraverso il crowdsourcing, come OpenStreetMap e Wikidata. Hanno abbinato l’archivio di strade costruito da OpenStreetMap con l’identificativo Wikidata dei nomi a cui sono dedicate, prima in modo automatico e poi ricontrollando manualmente le quasi 40 mila voci importate. Wikidata è un database associato a Wikipedia che permette di estrarre informazioni in modo sistematico. Ad esempio, in Wikidata Grazia Deledda è associata all’identificativo Q7728.

Nella pagina About della piattaforma compare la descrizione completa della metodologia.

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Buongiorno, credo che tante donne possano essere aggiunte. Nel passato, nelle famiglie borghesi le donne partecipavano alla vita sociale con atti di beneficienza, cosa che oggi è meno rilevante: aggiungerei nomi di donne che hanno fatto queste attività.

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