Ruined King: A League of Legends Story recensione, sei pronto ad affrontare la nebbia? - tuttoteK

2021-12-06 23:26:30 By : Mr. Victor Wang

Ed ecco la recensione del primo capitolo della nuova "saga" di Riot Forge, Ruined King: A League of Legends Story: the Harvest imperversa su Runeterra!

Il 16 novembre è uscito su varie console e su PC Ruined King: A League of Legends Story, il primo degli RPG single player di Riot Games (più precisamente Riot Forge): bisogna premettere che questa recensione è fatta da una persona completamente esterno al mondo dei MOBA più giocati al mondo (ha già raggiunto i 180 milioni di giocatori attivi!), ma che andando avanti con la storia di Miss Fortune e degli altri eroi si è totalmente innamorato delle ambientazioni e dei personaggi.

Riot ha recentemente rilasciato tantissime novità sui giochi futuri, sia della serie A League of Legends Story, come il titolo su Ekko, sia del picchiaduro ambientato nell'universo di LoL. Il più grande successo, che sta avvicinando molti laici al mondo di Runeterra, è Arcane, la serie Netflix ispirata alla tradizione di molti personaggi di League of Legends, incentrata sulle città gemelle di Piltover e Zaun. Sei pronto per imbarcarti in questa avventura? Destinazione: Bilgewater Blood Docks!

Il gioco inizia a Bilgewater, città portuale spesso abitata da sgradevoli loschi personaggi, dove la reggente Sarah Fortune deve dare una dimostrazione di forza ad alcuni ex fedelissimi del "defunto" Capitan Gangplank, che ormai ha smesso di tenere in mano la città per anni. . Poco dopo, la Nebbia Oscura, una maledizione che colpisce sempre più territori di Runeterra, torna in città per mietere nuove vittime: questa volta, però, il bersaglio sembra essere Capitan Fortuna. La donna, dunque, dovrà trovare improbabili alleati contro un nemico che ancora non ha volto.

È così che inizia Ruined King: A League of Legends Story, ed è qui che è iniziata la mia avventura nel mondo di League of Legends. Da profana del genere, con alle spalle anni di vari RPG (soprattutto World of Warcraft), mi sono trovata abbastanza bene: Bilgewater somiglia molto alla capitale di Kul Tiras Boralus (chi ha giocato all'espansione di WoW Battle for Azeroth lo sa quello che voglio dire: si tratta infatti di una città portuale strutturata su più livelli) ed è ottimo che possa essere esplorata in maniera molto libera (a parte alcune zone momentaneamente non disponibili per motivi di trama). 

Un'altra delle cose da apprezzare è la presenza di missioni secondarie e taglie da raccogliere: arricchiscono il gioco, lo rendono più vivo. Sgradito, invece, il modo in cui ci si imbatte per caso in missioni secondarie (a meno che non trovi l'Informatore, che sblocca anche un Trofeo PlayStation), e che il tabellone delle taglie sia abbastanza nascosto. Grazie anche a una mappa poco chiara (bisogna premere ogni volta il touchpad, per chi ci ha giocato su PS4), orientarsi è davvero difficile a Bilgewater, con tutti gli NPC presenti. Tuttavia, premendo R3 vedremo con cosa è possibile interagire nello spazio che circonda il nostro personaggio.

A livello della trama generale dei giochi, è stato confermato dal produttore che i fatti di Ruined King sono anteriori all'evento che ha coinvolto tutti i titoli Riot appartenenti al continente di Runeterra: The Ruin. Anche qui c'è la Dark Mist, che dalle Dark Isles al largo di Bilgewater (che potremo visitare più avanti nel gioco) si è spostata nel resto del mondo circostante. Con l'evento di Ruin, personaggi come Viego, Gwen e Akhshan sono stati introdotti nel mondo di League, e lo stesso Viego fa la sua comparsa in Ruined King: è, infatti, il Ruined King del gioco, e apprendiamo sulla sua storia nei titoli di testa.

Gli eroi giocabili originari di Bilgewater sono Miss Fortune e la sacerdotessa della dea serpente Illaoi: i due avevano collaborato in passato, come si vedrà in alcuni filmati, ma tra loro non c'è buon sangue. Insieme a loro Pyke, tornato dalla morte per vendicarsi di coloro che hanno cercato di ucciderlo: all'inizio del gioco, il campione darà la caccia ai capitani del Bloody Harbour per soddisfare la sua sete di vendetta.

Braum, il gigante buono, arriva dal Freljord nella speranza di trovare una cura per una misteriosa malattia che sta affliggendo i bambini della sua terra; Ahri e Yasuo, d'altra parte, sbarcano da Ionia, ed entrambi cercano la redenzione (e manufatti legati alle Isole Oscure). Questi sei personaggi riescono a lavorare insieme e a mettere da parte le loro differenze per svelare il mistero delle isole al largo della costa di Bilgewater, da dove proviene la Nebbia.

Per quanto riguarda gli altri personaggi tratti dai giochi della casa di Riot, alcuni compaiono direttamente (come Gangplank, pronto a riprendersi la città, o Thresh, il carceriere delle Isole Ombra), mentre altri sono solo citati come Easter Egg in alcuni racconti sparsi intorno alle aree esplorabili (come Gwen, Riven o Fizz). 

Arriviamo quindi al punto dolente di questa recensione, perché i meccanismi di combattimento di Ruined King: A League of Legends Story sono probabilmente la parte meno convincente del gioco. I combattimenti, infatti, si sviluppano attraverso un classico combattimento a turni, che però si rivela poco intuitivo e forse eccessivamente complesso. L'aggiunta del sistema di corsie nei combattimenti è una difficoltà aggiuntiva, per un gioco che già in modalità normale è piuttosto difficile (la modalità storia è più adatta a chi vuole scoprire la storia e i personaggi senza dover fare troppa fatica nei combattimenti). 

Ci sono tre corsie in tutto: quella della velocità, che permette di attaccare più velocemente, quella dell'equilibrio (neutrale) e quella della potenza, che aumenta i danni subiti dai nemici (o i punti curativi contro la squadra). Le corsie, e il sistema di turni, sono un meccanismo a cui il giocatore deve abituarsi velocemente, soprattutto se si decide di giocare con difficoltà superiori alla modalità storia. Avendo poi a disposizione sei personaggi, le combinazioni per ottenere una buona squadra di tre campioni per affrontare la grande varietà di nemici presenti nella città di Bilgewater e nei sotterranei delle Dark Isles.

Il giocatore può personalizzare le abilità di ogni personaggio nel menu Abilità, potenziando quelle che ritiene più utili nel combattimento. Fai attenzione, però, perché i punti abilità verranno assegnati man mano che il campione sale di livello, così come le rune (applicabili nel menu Rune); l'equipaggiamento, d'altra parte, può essere acquistato dai mercanti di gioco o trovato in forzieri sparsi per il mondo esplorabile. I personaggi salgono di livello guadagnando punti esperienza alla fine di ogni combattimento, ma l'assegnazione degli XP è piuttosto ingiusta, soprattutto nelle battaglie contro boss e mini boss: la distribuzione tra i partecipanti al combattimento sembrerebbe quasi fatta più per caso che per merito.

Torniamo quindi ai punti forti di questo nuovo titolo di Riot. La grafica del gioco, che alterna 3D e 2D, è molto piacevole e non sembra mai piatta. L'esplorazione 3D e le mosse speciali di ogni personaggio durante il combattimento si fondono con i dialoghi e gli spettacolari filmati 2D, che pur essendo monocromatici a tratti sono vivi e coinvolgenti. I disegni sono ben fatti e le storie sono spiegate molto bene.

Un'altra grande caratteristica del gioco è la colonna sonora. La musica di sottofondo è perfettamente in sintonia con il gioco, ispirata soprattutto a canzoni marinaresche e un tocco di Pirati dei Caraibi. Riot è riuscita a incanalare un'atmosfera cupa e allo stesso tempo coinvolgente in Ruined King grazie alla colonna sonora azzeccata che fa venire voglia di ascoltare di più. Manca un successo, è vero (come Enemy for Arcane di Imagine Dragons), ma altri giochi sono sopravvissuti senza, e le loro colonne sonore sono ancora molto ascoltate.

A proposito di doppiaggio, tanto di cappello anche qui per un lavoro ben fatto. Le voci sono azzeccate rispetto ai personaggi, non ci sono sbavature, tutto scorre alla perfezione. A volte la voce non riflette ciò che è scritto nel sottotitolo, ma si tratta di differenze semantiche, piuttosto che di significato reale. Se il gioco fosse rimasto in inglese per quanto riguarda i dialoghi, probabilmente sarebbe stato meno godibile per il pubblico italiano, mentre in questo modo ci si può immergere totalmente nella storia.

Ad essere onesti, non avevo grandi aspettative da Ruined King: A League of Legends Story, e quando mi hanno chiesto di scrivere una recensione ero piuttosto scettico. Non sono mai stato un grande fan di League of Legends e le lamentele che avevo letto sul gioco sulle varie community online mi avevano lasciato perplesso.

A quanto pare, tutto nascerebbe dal fatto che Riot ha sempre sviluppato giochi free to play, che però offrivano contenuti opzionali a pagamento (skin e affini). Questa nuova saga, A League of Legends Story, presenterà vari campioni del continente di Runeterra e amplierà la loro storia e il loro background. Per chi come me si avvicina a League of Legends e ai suoi personaggi per la prima volta, Ruined King è un ottimo inizio: la storia è ben sviluppata, ed è comprensibile anche per chi è nuovo al mondo; i veterani, invece, adoreranno i vari riferimenti agli altri titoli, anche se probabilmente saranno meno invogliati a giocarci per via del prezzo (che, però, non è così alto).

E tu? Cosa ne pensate di questa recensione, state già giocando anche a Ruined King: A League of Legends Story? Facci sapere! Ricordati di seguire tuttoteK per le ultime novità del settore, e per le imperdibili offerte su videogiochi e affini, visita Instant Gaming!

7.5 "Più grande è il rischio, più grande è il bottino" VantaggiOttima trama Personaggi accattivanti con una tradizione piuttosto solida Capacità di esplorare le aree di Bilgewater e delle Isole Oscure Filmati spettacolari e colonna sonora perfettamente a temaDoppiato in italiano decisamente azzeccatoSvantaggi Gameplay ingombrante Prezzo, forse eccessivo Mappa poco chiara Allocazione di Punti esperienza da rivedere

Antropologa virtuale in formazione, secchiona autorizzata, amante della Disney

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