"Senza lasciare tracce...": gli inglesi insultano Azzurro Jacobs - ilGiornale.it

2021-11-22 13:40:36 By : Mr. Allen Li

"Il mistero del campione olimpico che è cresciuto senza lasciare tracce e ad un certo punto ha smesso di correre", questo il titolo del Times riservato a Marcella Jacobs

Marcell Jacobs ha davvero colto nel segno l'ego e l'orgoglio degli inglesi con la vittoria della medaglia d'oro alle Olimpiadi di Tokyo. Oltreoceano infatti non hanno proprio digerito il suo successo e nel corso dei mesi hanno sempre dedicato articoli al vetriolo, sintomo di come non abbiano proprio accettato una vittoria netta, travolgente alla luce del sole, insomma onesti.

Il Times di ieri, domenica 21 novembre, ha dedicato due pagine a Jacobs con il seguente e tendenzioso titolo: "Il mistero del campione olimpico che è cresciuto senza lasciare tracce ea un certo punto ha smesso di correre". Non solo, il quotidiano inglese ha sollevato dubbi anche sulla sua rinuncia a gareggiare dopo la doppia medaglia d'oro di Tokyo, tra i 100 metri e la 4x100 uomini, e sul rapporto con il suo ex personal trainer Sweepers indagato per truffa a Milano. "I conti - spiega il Times - li faremo a febbraio ai Mondiali indoor di Berlino quando capiremo se quest'uomo riuscirà a ripetere quello che ha fatto a Tokyo". Evidentemente gli inglesi non sono ancora passati e ovviamente ad esasperare le tensioni con gli atleti italiani c'è anche la finale di Euro 2020 persa dall'Inghilterra contro l'Italia di Roberto Mancini.

Usain Bolt, campione giamaicano, ha invece voluto incensare il nostro atleta durante un'intervista alla CNN. "Per me la vittoria di Marcell è stata una sorpresa: pensavo che avrebbero vinto gli Usa, invece si è dimostrato il migliore. Tanto di cappello". Il nostro atleta ha voluto replicare a Usain con un post su Instagram: "Caro Usain, sei il mio eroe e ti ringrazio per il "tanto di cappello" nei miei confronti. Hai anche detto che in uno scontro tra me e te avresti vinto, quindi Io sono pronto per la sfida. Che ne dici di uno sbandieratore di beneficenza? Io porto la mia squadra, tu la tua".

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