Mascotte specchio o truckpoppen, i burattini più famosi dei camionisti

2021-11-22 14:05:55 By : Ms. Sophie Sze

Un fenomeno molto diffuso tra gli autotrasportatori, soprattutto nordeuropei, in particolare negli anni '70 e '80 del secolo scorso, erano le "mascotte specchio" o "truckpoppen"; mascotte specchio, in inglese, o bambole camion, rispettivamente in olandese. Spesso montate sul tetto della cabina, vicino al parabrezza, a volte sono posizionate sul portapacchi, altre sull'aletta parasole o sullo spoiler, altre volte sono addirittura montate sulla griglia.

Tuttavia, la disposizione più comune è sul tetto, solitamente uno centrale o due lati simmetrici, anche di tipo diverso; alcuni camionisti sfoggiano quanta più varietà possibile. Spesso le "mascotte specchio" sono illuminate e personalizzate con vernici dai colori vivaci. Sono quasi sempre accompagnati da altri accessori come fari supplementari, più diffusi quelli della tedesca Hella, tavolini luminosi, spoiler, tubi di scarico e clacson cromati.

La diffusione delle "Mascotte a specchio" coincide anche con l'era dei primi camion super personalizzati, caratterizzati da decorazioni ad aerografo, a cui è spesso dedicato il poster centrale in riviste come "Trucker". Dagli anni '90, con il miglioramento dell'aerodinamica dei camion e la comparsa di accessori di serie che tolgono spazio a questi simpatici personaggi sui tetti delle cabine, il fenomeno delle "mascotte a specchio" si è notevolmente attenuato.

Curiosamente, alcuni di questi particolari pupazzi non sono legati al mondo dei trasporti, vediamo quali sono i più conosciuti.

Sicuramente la più antica, conosciuta e diffusa di queste "mascotte specchio" è la Michelin Bibendum, un personaggio umanoide composto da camere d'aria sovrapposte, dovuto alla matita dell'artista francese O'Galoup nel 1898. Non entro nel merito dell'origine del nome e dell'evoluzione grafica dell'emblema della firma di Clermont Ferrand, di cui si possono trovare ampie informazioni online.

A partire dal secondo dopoguerra, il Bibendum iniziò ad apparire in versione tridimensionale, di grandi dimensioni, seduto sul tetto di alcuni veicoli aziendali. Inizialmente, questi sono i veicoli incaricati di distribuire sia le mappe stradali che le famose guide rosse Michelin ai negozi. Il Bibendum si evolve poi in una versione più piccola; rappresentato in piedi, trova una propria collocazione vicino al parabrezza dei veicoli della casa francese. Da lì ad essere ambita dai camionisti, prima francesi e poi europei, il passo è breve. Data la notorietà del Bibendum, non può mancare la versione dei tarocchi, ovviamente di qualità inferiore, solitamente in vendita presso le grandi aree di servizio autostradali a cavallo tra gli anni '70 e '80. Il falso nella banda diagonale riporta la scritta "TIR" al posto di "Michelin".

“Flipje” è stata fondata nel 1935 dall'agenzia pubblicitaria Van Alfen come testimonial della fabbrica di marmellate “De Betuwe”, con sede nella città di Tiel in Olanda. È un lampone umanizzato che indossa un cappello da chef in testa e ha il braccio destro alzato in segno di saluto.

È anche conosciuto come "l'omino della marmellata". La versione pesante di “Flipje” è molto apprezzata dagli anni '70, soprattutto tra i camionisti del Nord Europa; compare spesso sulle cabine insieme ai "Bibendum", solitamente sono posti uno per lato in posizione simmetrica.

Particolarmente conosciuto anche in Italia è l'“Holland Duck”, ideato da un'associazione di trasporti olandese. È un'anatra allungata con sei ruote, con un muso bianco e un corpo decorato con i colori della bandiera dei Paesi Bassi.

Esistono anche controparti dell'anatra di vari paesi europei, come l'"anatra tedesca", la "anatra norvegese" e molti altri. Sono tutte decorate con i colori della bandiera della rispettiva nazione che rappresentano. Del solo “Holland Duck” esiste anche un formato più piccolo che prende il nome di “Lucky Joe”.

Meno conosciute e diffuse sono le successive "mascotte specchio", comunque sempre relegate nell'area nord europea.

Il rosso canguro di "BIFI", che pubblicizza snack a base di salame. Il “Wiking Man” di Volvo, un vichingo che reca l'iscrizione del produttore svedese sullo scudo. “Tinus Tussengass”, emblema di un produttore di accessori per mezzi pesanti. Raffigura un camionista seduto su un volante con pantaloni blu e camicia rossa o gialla; nella mano destra tiene un volante e ha il braccio sinistro alzato.

Il tondo “Brummi”, un omone di gomma sorridente e dotato di sei ruote come la papera olandese. Simbolo del BGL tedesco, acronimo di "Bundesverband Güterkraftverkehr Logistik und Entsorgung", ovvero: associazione federale di trasportatori, logistica e smaltimento.

“Jimmy Junior Truck Driver”, un altro omone sorridente che nella sua posa ricorda il Bibendum. Fornito in vari formati e in plastica grezza, viene solitamente personalizzato con vernice. L'olandese "Katy" in costume tipico, anche da personalizzare. Il contadino con gli zoccoli di legno dalla rivista olandese "De boerderij", in italiano "la fattoria"

Perde il controllo della moto, finisce sotto un camion e ne esce illeso!

H Fusion Media e comunicazioni limitate

Partita IVA GB 235 2150 43 Registro Imprese Codice 09797063

Il sito QuotidianoMotori di proprietà di H Fusion Media & Communications Limited con sede legale in 24th Floor, The Shard, 32 London Bridge Street, London, SE1 9SG, P.IVA n. GB 235 2150 43, è affiliata alla Gazzetta Motori di RCS Mediagroup Spa. L'unico responsabile dei contenuti (testi, foto, video e grafica) è H Fusion Media & Communications Limited; per qualsiasi comunicazione riguardante i contenuti del Sito scrivere a info@quotidianomotori.com

Politica sui cookie - Politica della comunità